Jean-Marie Straub e Danièle Huillet. Ospiti ingrati in Italia

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dc.contributor.advisor Ricorda, Ricciarda it_IT
dc.contributor.author Zanco, Martina <1986> it_IT
dc.date.accessioned 2013-10-09 it_IT
dc.date.accessioned 2013-12-03T12:21:01Z
dc.date.available 2015-01-17T09:36:17Z
dc.date.issued 2013-10-24 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/3924
dc.description.abstract Jean-Marie Straub e la moglie Danièle Huillet sono una coppia di cineasti francesi che hanno iniziato la loro carriera in Germania e in Francia per poi stabilirsi, dal 1969, a Roma dove, oltre a continuare la realizzazione di film in lingua tedesca e francese, si sono occupati di sviluppare una serie di produzioni in italiano. Tra i loro titoli si ricordano, oltre al primo cortometraggio Machorka-Muff (1963), Non riconciliati o solo violenza aiuta dove violenza regna (1965), Cronaca di Anna Magdalena Bach (1968), Gli occhi non vogliono in ogni tempo chiudersi o forse un giorno Roma si permetterà di scegliere a sua volta (1969), Lezioni di storia (1972), Mosè e Aronne (1974), Fortini/Cani (1976), Dalla nube alla resistenza (1978) e Sicilia! (1998). I loro lavori non hanno mai interessato le grandi sale cinematografiche, soprattutto in Italia, dove i nomi di Straub e Huillet restano poco noti (omaggiati soltanto nel 2006, con l'assegnazione del Leone Speciale alla 63ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia) o comunque considerati dai molti sinonimo di “difficoltà”. Si tratta infatti di un cinema innovativo capace di conciliare un'estetica rigorosa ad un'etica intransigente nonché raffinato portavoce di un costante impegno politico e, per questo, mai frutto di alcun tipo di compromesso commerciale. Concentrandosi specialmente sul tratto peculiare di tutti i loro film, ossia il riferimento esplicito ad un testo preesistente (opere letterarie, teatrali o musicali di Heinrich Böll, Pierre Corneille, Bertolt Brecht, Arnold Schönberg, etc..), si è scelto di esaminare i lavori di Straub e Huillet basati sulle opere di Franco Fortini, Cesare Pavese ed Elio Vittorini, quindi, in generale, l'ultima parte di una stabile carriera che prosegue ancora oggi, nonostante la morte di Danièle nel 2006. Lo scopo della presente analisi vuole essere, così procedendo, quello di valutare l'importanza degli Straub in Italia in quanto cineasti e, a tutti gli effetti, intellettuali, che mirano, con i loro film, a contribuire attivamente alle sorti del Paese. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Martina Zanco, 2013 it_IT
dc.title Jean-Marie Straub e Danièle Huillet. Ospiti ingrati in Italia it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Filologia e letteratura italiana it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2012/2013, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 839969 it_IT
dc.subject.miur L-FIL-LET/14 CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Martina Zanco (839969@stud.unive.it), 2013-10-09 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Ricciarda Ricorda (ricorda@unive.it), 2013-10-21 it_IT


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