"La moda ed il costume russi da Djagilev alle Fashion Week di Mosca".

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dc.contributor.advisor Nistratova, Svetlana it_IT
dc.contributor.author Manilla, Valeria <1986> it_IT
dc.date.accessioned 2013-10-09 it_IT
dc.date.accessioned 2013-12-03T12:18:38Z
dc.date.available 2015-01-17T09:36:14Z
dc.date.issued 2013-10-25 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/3709
dc.description.abstract Il mio lavoro si propone di analizzare le tappe della storia della moda e del costume russi da “I Balletti Russi” di Sergej Djagilev, fino all’epoca contemporanea. Analizzando i cambiamenti in atto a corte durante l’epoca di Nicola II e seguendo gli accadimenti storici che portarono alla Rivoluzione e quindi all’emigrazione di massa, l’elaborato intende sottolineare l’importanza che ebbero in Europa e in patria i Balletti Russi. Fra i maggiori artisti che vi presero parte importante spazio hanno Bakst, Fokin, George Balanchine, Tamara Karsavina, Serge Lifar, Vaslav Nižinskij, Anna Pavlova e Ida Rubinštejn. L’intento iniziale di Djagilev di esportare la cultura russa in Europa portò ad una vera e propria rivoluzione artistica in ogni campo. Con la Rivoluzione e lo scoppio della guerra civile ebbe inizio la grande emigrazione che vide lo spostamento in massa verso la Cina, in particolare la zona della Manciuria, la zona del Bosforo, e Parigi. Qui gli artigiani russi, grandi maestri del ricamo portarono la loro arte ed aprirono pelliccerie, fabbriche tessili, boutique, “russificando” così le zone suddette. Fu soprattutto la Francia a risentire di queste influenze: Paul Poiret, Chanel, Lanvin dedicarono collezioni intere alla Russia, oppure semplicemente si servirono di sarti e modelli russi. La Russia ai tempi dell’Unione Sovietica era ben diversa da quella che Djagilev aveva mostrato al mondo: il regime controllava tutto, anche la moda. Con il disgelo, e l’apertura delle frontiere la situazione cambiò e portò ad una occidentalizzazione dei costumi. Le numerose Fashion Week e l’approdo degli stilisti russi in Europa che nonostante tutto mantengono la propria identità culturale concludono il mio lavoro. Per l’elaborazione della tesi mi sono servita di libri e manuali di moda, molti dei quali opere di Aleksandr Vasil’ev, grande critico e storico di moda russa. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valeria Manilla, 2013 it_IT
dc.title "La moda ed il costume russi da Djagilev alle Fashion Week di Mosca". it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2012/2013, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 835571 it_IT
dc.subject.miur L-LIN/21 SLAVISTICA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language RUSSO it_IT
dc.provenance.upload Valeria Manilla (835571@stud.unive.it), 2013-10-09 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Svetlana Nistratova (nistra@unive.it), 2013-10-21 it_IT


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