Abstract:
La tesi rientra nel campo di studi delle biotecnologie ambientali: l’obiettivo è la valutazione della
capacità della pianta di tabacco di modulare la propria resistenza al cadmio attraverso tecniche di
ingegneria genetica.
Questa disciplina, infatti, applicata a specie vegetali, permette di migliorare le loro caratteristiche
fisiologiche: in questo lavoro di tesi, l’obiettivo è migl iorare la resistenza delle piante di tabacco al
cadmio.
Un tale studio risulta interessante se si tiene in considerazione la possibilità che il metallo entri nei
cicli biogeochimici e nella catena trofica fino ad arrivare all’ uomo anche attraverso il fumo di
sigaretta. E’ noto infatti che il fumo di sigaretta sia una delle cause maggiori di intossicazione da
cadmio per l’uomo: il metallo arriva all’ uomo poiché la pianta è in grado di assorbirlo dal suolo e
stoccarlo all’ interno delle foglie, usate per la produzione delle sigarette.
Attraverso tecniche di ingegneria genetica è possibile inserire alcuni geni all’ interno della pianta
che codificano per un sistema di efflusso che espelle il metallo da i tessuti fogliari.
La ricerca in esame è il frutto della collaborazione con la Prof.ssa Antonella Furini, responsabile
del laboratorio di Genetica Molecolare e Colture Cellulari Vegetali, del Dipartimento di
Biotecnologie dell’Università di Verona.Il lavoro si articola in due fasi distinte: la prima parte
riguarda la manipolazione genetica delle piante per l’espressione di proteine batteriche ed è svolta
presso il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona; la seconda parte riguarda il
trattamento di digestione del materiale vegetale, la successiva analisi per la determinazione del
contenuto di cadmio nei tessuti fogliari e la valutazione della capacità della pianta di escludere
questo metallo nei propri tessuti, ed è svolta presso il nostro laboratorio di Ecologia Applicata e
Biotecnologie Ambientali.