Abstract:
I recenti sviluppi del conflitto maliano hanno portato alla luce la reale importanza geostrategica di questa regione nella lotta al terrorismo internazionale riaffermando la necessità di una reale comprensione di questo fenomeno.
L'insuccesso delle contemporanee caratterizzazioni ha permesso che questo termine fosse utilizzato per riferirsi alla più diversa tipologia di eventi e manifestazioni di carattere violento contribuendo ad amplificarne la natura estremamente evanescente.
Questo lavoro, nel tentativo di decostruire alla base il concetto, esplora la possibilità che una definizione del fenomeno sia effettivamente auspicabile e possa fornire gli strumenti necessari a definire in che misura un determinato episodio di carattere violento possa essere, o non essere considerato come terrorista. Si approfondirà inoltre il ruolo esercitato dalla paura e dal terrore, componenti queste essenziali per comprendere le dinamiche di determinati episodi.
Analizzando il percorso di costituzione della rete terroristica di Al-Qaeda, si esaminerà inoltre la peculiarità di Al-Qaeda in the Islamic Maghreb (AQIM), nodo strategico del network jihadista, al fine di dimostrare come il recente intervento in Mali ricordi l’esperienza militare in Afghanistan, e rischi di trasformarsi in un'ennesima "crociata geostrategica" occidentale.