The atomic bombings of Hiroshima and Nagasaki have been the subject of many works of literature in Japan. Despite the considerable amount of prose and poetry, and the pivotal quality of the two events in Japanese history, literature dealing with the atomic bomb has been considered a minor production on the literary scene after the end of the Second World War. Specifically, it has been neglected on various negative assumptions: lack of literacy, political ambiguity, pre-war nostalgia, and so on. Through the analysis of the works of three authors, Ota Yoko, Inoue Mitsuharu and Oba Minako, we will demonstrate that the works of literature that are part of the body of works concerning the atomic bombings on the two Japanese cities, are actually very complex and feature unique meditations on the meaning of the events, at many levels (historical, social, ethical).
I bombardamenti atomici di Hiorshima e Nagasaki sono stati il soggetto di molte opere di letteratura in Giappone. Nonostante la quantità considerevole di prosa e poesia, e l'aspetto epocale dei due eventi nella storia giapponese, la letteratura che s'è occupata della bomba atomica è stata considerata una produzione minore nella scena letteraria dopo la fine della Seconda guerra mondiale. In particolare, è stata liquidata sulla base di vari preconcetti negativi: mancanza di letterarietà, ambiguità politica, nostalgia del periodo prebellico, e così via. Attraverso l'analisi delle opere di tre autori, Ota Yoko, Inoue Mitsuharu e Oba Minako, dimostreremo quanto le opere di letteratura che fanno parte del corpus letterario riguardante le bombe atomiche sulle due città giapponesi siano in realtà complesse e presentino riflessioni uniche sul significato degli eventi sotto molti aspetti (storico, sociale, etico).