Abstract:
La ricerca risponde a 2 concorrenti modelli di trasferimento tecnologico e affronta il problema delle traiettorie, cronologia e implicazioni socio-culturali relative alla dispersione della tecnologia del rame/bronzo in Cina e nel Sudest asiatico continentale (SEAC). I due modelli riconoscono una trasmissione tecnologica nel SEAC da ambiti culturali esterni: il primo ricerca una trasmissione diretta (della tecnologia o dei fonditori) dalle regioni orientali dell’Asia centrale a ridosso del 2000 a.C., il secondo vede nel tardo II millennio a.C. la trasmissione dalla zona degli affioramenti minerari del medio-Yangtze e attraverso Cina sud-orientale (Lingnan). Il secondo modello non rigetta la possibilità di una seconda via attraverso le valli fluviali dello Yunnan occidentale. Le evidenze della più antica metallurgia (metà-fine III millennio a.C.) nelle province nord-occidentali e centro settentrionali della Cina, originano dall’interazione con i minatori-fonditori delle steppe e foreste centro-asiatiche. La pirotecnologia del rame e del getto in matrice subì poi un processo di localizzazione (inizi II millennio a.C.) ad opera degli agricoltori sedentari del medio-Huanghe coinvolti nel processo di crescita di sofisticate entità statali, quali Erlitou e Erligang (Henan). La localizzazione della tecnologia del rame portò innovazioni tecnologiche/ideologiche ignote alle comunità di minatori-metallurgisti centro-asiatici: getto in matrici a sezioni di vasi in lega ternaria (Cu-Sn-Pb), uso dei vasi di bronzo in riti riservati all’aristocrazia, assunzione di tali vasi tra i parafernalia del potere rituale dell’élite. Contestualmente, è stata dimostrata la continuità della tecnica centro-asiatica del getto in matrici bi-valve (BVM) per la produzione di utensili polifunzionali anche nell’ambito Erlitou-Erligang (E&E). La ricerca di materie prime utili all’esercizio del potere e all’economia dell’élite E&E è stata riconosciuta come principale variabile nell’interazione tra la società complessa del medio Huanghe e le comunità a diversi gradi di complessità sociale del medio-basso Yangtze. Questa interazione accelerò (ca. 1500 a.C.) scambi di idee e di beni tra il centro di Panlongcheng e i “procacciatori” di risorse locali e beni esotici. L’interazione avviò processi di crescita sociale e tecnologica nel medio-Yangtze e a sud di esso, con diverse risposte di adattamento sociale e politico: l’entità politica Wucheng nella valle del Ganjiang, effimeri esperimenti di aggregazione socio/territoriale nel SE. La crescita dell’élite Wucheng, assieme alla disponibilità di risorse minerarie, avrebbe attratto minatori-fonditori dalle miniere del medio Yangtze: metallurgisti da Panlongcheng nei centri dell’élite Wucheng in grado di sostenere e indirizzare la produzione di vasi rituali in stile Erligang adattato al gusto della committenza. Nei centri minori lungo il Ganjiang, minatori-fonditori avrebbero invece prodotto utensili polifunzionali. Nel SE la trasmissione della tecnologia del bronzo e/o dei minatori-fonditori, favorita da affioramenti di Cu-Sn-Pb, incontrò comunità di simile cultura (e lingua), come dimostra la distribuzione delle ceramiche a motivi geometrici. Tuttavia, le instabili élite locali, incapaci di sostenere la fusione dei vasi rituali, accolsero una produzione di più basso profilo: gli utensili fusi in BVM. Ciò risulta dalle BVM (fine II-I millennio a.C.) diversificate in stili regionali rinvenute nel SE e nel SEAC. La trasmissione della tecnologia del rame/bronzo verso il SEAC:
• può essere inquadrata tra la fine del II e l’inizio del I millennio a.C.,
• fu favorita da processi interattivi tra elite emergenti in ambiti culturali simili,
• avvenne verosimilmente attraverso la fascia costiera del Lingnan.