This study investigates the intellectual and political debate in Albania between the two world wars. The analysis starts from the writings of Mehdi Frashëri (1872-1963), politician and prominent intellectual engaged in various fields of knowledge. The dissertation discusses some aspects of the intellectual production, focusing on four issues in particular: the economic problem, the reform of education, the reflection on religion and the political debate. Through the prism of the controversy between different social actors around the issues mentioned above, the thesis attempts to give a new contribution to the knowledge of the Albanian intellectual thought of the interwar period. The questions explored relate to the creation of the National Bank of Albania, the agrarian reform, the introduction of the new Civil Code, the reform of education and the political struggle during the Frashëri government of 1935-1936.
The study of the intellectual debate tries to explore some historiographical problems concerning the transition from an Ottoman imperial order to an Albanian national one and the role of the intellectual as a social agency within the ambiguous space of Albanian tradition and European modernity.
The thesis uses a transnational methodology to illustrate the circulation of people and ideas that affect the formation of the Albanian intellectuals. This methodology can help to review the modernization process of a country going further the classical interpretation of import-export models. The main sources used in the analysis are the Albanian periodical press of the interwar period and the archives of Tirana and Rome.
Questa tesi indaga il dibattito intellettuale e politico in Albania, tra le due guerre mondiali. L'analisi parte dagli scritti di un personaggio come Mehdi Frashëri (1872-1963), uomo politico di rilievo e intellettuale impegnato in diversi campi del sapere. Vengono illustrati alcuni aspetti della produzione intellettuale, soffermandosi su quattro questioni in particolare: il problema economico, la riforma dell'istruzione, la riflessione sulla religione e il dibattito politico. Si analizzano le polemiche tra diversi attori sociali intorno ai temi sopra menzionati per apportare un nuovo contributo alla conoscenza del pensiero intellettuale albanese del periodo interbellico. Le questioni approfondite riguardano la creazione della Banca Nazionale d'Albania, la riforma agraria, l'introduzione del nuovo codice civile, la riforma dell'istruzione e la lotta politica durante il governo Frashëri del 1935-1936.
Attraverso lo studio del dibattito intellettuale si tenta di approfondire alcuni problemi storiografici relativi al passaggio da un ordine imperiale ottomano a quello nazionale albanese e al contributo degli intellettuali sulle vie da percorrere per lo sviluppo del paese.
Si è utilizzata una metodologia transnazionale per illustrare le circolazioni di uomini e idee che influenzano la formazione degli intellettuali albanesi. Grazie a questa metodologia si può tentare una rivisitazione del processo di modernizzazione per uscire dalla classica interpretazione dell'importazione-esportazione di modelli. Le fonti principali utilizzate per l'analisi sono la stampa periodica albanese del periodo interbellico e gli archivi di Tirana e di Roma.