Abstract:
La tesi di dottorato in esame si propone di rivisitare la carriera artistica del pittore seicentesco Carlo Saraceni alla luce delle novità emerse su questo pittore dal 1968, quando gli fu dedicato il primo studio monografico. Nuovi dipinti e documenti sono infatti apparsi nel corso degli ultimi trent’anni su «Carlo Venetiano» e anche durante la redazione di questo lavoro, con cui si è cercato di ricreare, tramite la revisione completa degli studi critici a lui dedicati, un profilo biografico aggiornato. Il caso critico di Carlo Saraceni è particolarmente interessante poiché la sua centralità all'interno del caravaggismo lo ha reso significante per la comprensione del medesimo e per capire quanto alcuni importanti pittori seicenteschi francesi, ma anche spagnoli, fiamminghi e italiani, devono alla sua maniera. Nel lavoro in esame quindi, dopo avere analizzato la prima formazione del pittore a Venezia e i modelli cui poté attingere in questa città, si è analizzata la fase più nota dell'attività del pittore svoltasi a Roma, esaminando gli scambi intercorsi tra Saraceni e alcuni importanti committenti ed artisti presenti nella città alla luce delle ultime monografie e studi sul collezionismo del Seicento romano. Si è poi analizzato il rientro del pittore a Venezia nel 1620 e si è dedicato un capitolo all'analisi della bottega del Saraceni e all'espandersi della sua maniera in Italia, Francia, Spagna e paesi nordici attraverso alcuni artisti a lui vicini. Infine si è proposto un capitolo sull'esigua produzione grafica dell'artista e, oltre al catalogo completo delle opere, sono stati redatti un'appendice documentaria ed un elenco delle opere perdute.