Il progetto di ricerca fornisce la prima analisi iconologica d’insieme per le decorazioni di Villa Grimani Molin. Una approfondita ricerca documentaria ha permesso di fissare un quadro cronologico sul quale innestare coerentemente gli interventi edilizi e decorativi, attribuibili rispettivamente a Vincenzo Grimani e alla sua figlia Betta Grimani Molin (anni ’70-’80 del ‘500). Sulla base di prove tecniche e stilistiche, e sulla base di indizi documentari che attendono una verifica definitiva, lo studio vuole proporre come autori l'architetto Vincenzo Scamozzi, e uno o più pittori della famiglia ferrarese dei Filippi. Gli affreschi testimoniano l’erudita estrazione culturale-intellettuale dei committenti e degli artisti; essi tradiscono una presenza femminile notevole che riflette l'identità del committente principale. Il programma iconografico può essere definito come un apparato di filosofia cosmologica, intesa però non come disciplina puramente celeste-astronomica, ma piuttosto come filosofia della natura, dunque dell'ambiente naturale con tutte le sue leggi, così come la disciplina era stata compresa nella cultura rinascimentale. La varietà dei riferimenti culturali ed alcune scelte iconografiche sono servite come metodo per esplorare diversi sistemi di conoscenze, culminanti con la personificazione di una Sapienza che costituisce il cuore del programma.
The study provides the first comprehensive iconological analysis for the frescoes of the Villa Grimani Molin. A thorough documentary research established a chronological framework that enabled to coherently position the construction and decorative interventions, attributed respectively to Vincenzo Grimani and to his daughter Betta Grimani Molin (1570’s-1580’s). Based on technical and stylistic evidence, and documentary indications awaiting a definitive verification, the study proposed as authors the architect Vincenzo Scamozzi, and one or more painters from the Ferrarese Filippi family. The frescos testify the erudite cultural-intellectual background of their innovators; they embody a notable female presence, reflecting the identity of the main patroness. The iconographic program may be defined as an apparatus of cosmological philosophy, intended not as a purely celestial-astronomical discipline; rather, as a philosophy of nature, within the laws of the natural environment, as the discipline was understood in Renaissance culture. The variety of cultural references and certain iconographic choices served for exploring different systems of knowledge, culminating with the personification of Wisdom constituting the core of the program.