Abstract:
Negli ultimi anni l’alto tasso dei suicidi nazionali cinesi e le sue caratteristiche uniche hanno suscitato molto interesse tra gli studiosi. La tendenza generale contemporanea è quella di studiare il suicidio da una prospettiva psichiatrica o sociale. Tuttavia, diversi studi etnografici hanno dimostrato che non è possibile spiegare la questione del suicidio in Cina senza analizzarne le sue specificità culturali. Questa tesi si concentra in particolare sul suicidio delle ragazze delle zone rurali cinesi. Analizzando le statistiche finora pubblicate, si è arrivati alla conclusione che la maggior parte dei suicidi siano atti impulsivi a seguito d’intensi conflitti interpersonali e che, nella maggior parte dei casi, siano compiuti da persone che non soffrono di disordini mentali. Dopo aver approfondito il rapporto tra suicidi e salute mentale, viene discusso il suicidio delle giovani donne come atto di resistenza contro forze sociali che le collocano in una situazione di forte stress all’interno della famiglia e della società. In particolare, queste donne si tolgono la vita quando si rompe un certo equilibrio nei giochi di potere all’interno della famiglia, diventando l’estrema istanza di una giustizia domestica. Il suicidio delle donne nelle campagne cinesi risulta essere una pratica sociale strutturalmente determinata e storicamente costruita che riflette lo schema culturale con cui il suicidio femminile si è sviluppato nel corso della storia cinese ma che si radica, allo stesso tempo, nel conflitto odierno tra tradizione e modernità.