Abstract:
Lo scopo di questa tesi è quello di descrivere e fare una sorta di analisi critica della società cinese contemporanea usando come parametro di riferimento uno tra gli elementi base di questa: l'abbigliamento.
Verrà sottolineata l'importanza dell'uso dell'abito come abitudine inconsapevole e innata dell'essere umano inserito in un determinato contesto sociale. La tesi, tramite riferimenti alla psicologia del vestiario e all'analisi del gusto (inteso come come indicatore/parametro di stile di vita e di identità sociale), descriverà i cambiamenti che si sono susseguiti in quest'ambito in un contesto prima europeo, poi cinese.
In un secondo momento si analizzerà la moda in Cina a partire dai primi anni del diciannovesimo secolo, per introdurre i cambiamenti che sono avvenuti, nell'ambito del vestiario, dopo che il Paese ha intrapreso un processo di riforme. Verrà descritto qual'è stato il cambio di mentalità nei confronti dell'abito, in che modo questo sia potuto accadere (sia tramite l'esposizione ai media come la televisione, le riviste o internet sia in virtù delle varie influenze dei contesti europeo-americano e giapponese-coreano) e quali sono le caratteristiche delle nuove figure di designer cinesi emergenti.
Si passerà quindi a illustrare come sia avvenuta l'apertura della Cina dopo le riforme e di come ne siano derivate nuove classi sociali, con le loro problematiche, necessità e tendenze. Si farà riferimento soprattutto ai nuovi ricchi cinesi e ai loro gusti per arrivare a descrivere le figure dei manager che si fanno sempre più promotori di arte, stile di vita e cultura e, come tali, sono ispiratori e allo stesso tempo fruitori della moda.
Nell'ultima parte verrà esposto un case study su Uma Wang, intesa come stilista cinese emergente, rappresentativa delle nuove tendenze della società cinese che si apre in un contesto mondiale globalizzato.