dc.contributor.advisor |
Zagato, Lauso |
it_IT |
dc.contributor.author |
Carboni, Marina <1987> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-02-10 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-04-30T12:43:05Z |
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dc.date.available |
2013-04-30T12:43:05Z |
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dc.date.issued |
2013-02-18 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/2856 |
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dc.description.abstract |
La tesi qui presente ha come obbiettivo quello di analizzare il contenuto della Convenzione di Faro: gli obbiettivi, le definizioni, gli obblighi ricadenti sugli Stati Parte; introducendo infine alcuni esempi di applicazione territoriale. La Convenzione di Faro è lo strumento più recente in materia di tutela del patrimonio culturale siglato dal Consiglio d'Europa. L'oggetto centrale della Convenzione è l'importanza che gli individui, quindi la società, attribuiscono alle diverse forme del patrimonio culturale e il considerare come trasmetterlo, attraverso un'azione comune, alle generazioni future. Il concetto di patrimonio culturale è molto ampio; il testo della Convenzione cerca di racchiudere in un'unica definizione sia l'aspetto tangibile che intangibile, identificandolo come una risorsa, ereditata dal passato: riflesso di valori, tradizioni e conoscenze in costante evoluzione. La novità principale presente nel testo, è l'introduzione del concetto di comunità patrimoniale, cioè: un'insieme di persone che attribuiscono un valore specifico ai diversi aspetti del patrimonio e che intendono sostenerlo e trasmetterlo alle generazioni future. Secondo il testo l'insieme di tutte le risorse e di tutte le attività creano il Patrimonio comune d'Europa; questo si intende come l'insieme di tutte quelle forme, quei valori, principi e ideali che costituiscono una fonte condivisa di identità e coesione, promuovendo lo sviluppo di una società pacifica e stabile,fondata sul rispetto dei diritti dell'uomo. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Marina Carboni, 2013 |
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dc.title |
La Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società: uno strumento innovativo del Consiglio d'Europa? |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2011/2012, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
835130 |
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dc.subject.miur |
IUS/13 DIRITTO INTERNAZIONALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Marina Carboni (835130@stud.unive.it), 2013-02-10 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Lauso Zagato (lzagato@unive.it), 2013-02-11 |
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