Abstract:
Nel corso degli ultimi decenni la sostenibilità è stata riconosciuta come una questione prioritaria e fondamentale nella gestione aziendale rendendo necessaria e sempre più obbligatoria la rendicontazione non finanziaria circa gli impatti, gli obiettivi e le iniziative aziendali inerenti ai temi ambientali, sociali e di governance (ESG).
L’elaborato esamina l'evoluzione del reporting di sostenibilità alla luce della nuova Direttiva sulla Responsabilità Sociale delle Imprese (CSRD 2022/2464/UE), con cui la Commissione Europea ha introdotto nuove misure per garantire una maggiore trasparenza e omogeneità nelle pratiche di rendicontazione. La CSRD colma le lacune della precedente Direttiva sulla Dichiarazione non Finanziaria (DNF 2014/95/UE) e promuove l’adozione di standard universali di rendicontazione, gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), emessi a luglio 2023 dall’EFRAG.
In particolare, ne verrà analizzata la struttura e l’interoperabilità rispetto a due degli standard di rendicontazione globali più utilizzati: i Global Reporting Initiative Standards (GRI) e gli International Sustainability Standards Board (ISSB).
Con l’entrata in vigore della nuova direttiva, le imprese sono incoraggiate a non limitarsi alla sola compliance normativa, ma ad integrare la sostenibilità all’interno della loro strategia aziendale, sviluppando modelli di business sostenibili che includano proattivamente i temi ESG.
A tale scopo, verrà analizzata la Checklist Sustainable Business Model (SBM) elaborata da Strategy Innovation, evidenziando come le previsioni degli standard di rendicontazione possano essere considerate già nella fase di pianificazione strategica aziendale, precedendo la redazione del report di sostenibilità stesso.
Pertanto, combinando obblighi normativi e una visione strategica sostenibile orientata nel lungo termine è possibile rispondere efficacemente e in modo trasparente alle crescenti aspettative degli stakeholder.