Abstract:
La prima parte di questa ricerca consiste in un excursus sugli studi presenti nella letteratura internazionale ed italiana in tema di consumi ittici, tenendo in considerazione soprattutto gli obiettivi ed i risultati raggiunti con i diversi modelli statistici. In seguito si è passati ad esaminare e a descrivere il settore ittico mondiale ed italiano attraverso l’utilizzo di dati ufficiali. Conclusa questa prima parte, si è passati ad elaborare un’analisi empirica attraverso dati provenienti da un monitoraggio del 2009 dell’Ismea su un panel di 9000 famiglie rappresentativo di tutte le “famiglie di fatto” italiane, i quali sono stati poi utilizzati da ACNielsen per realizzare delle indagini sui consumi domestici. Gli acquisti vengono monitorati tramite l’home scanning per poi trasferire telematicamente tutte le informazioni, sia dei prodotti con il codice a barre sia dei prodotti sfusi NOEAN, all’Osservatorio. Il campione che si è utilizzato ai fini della nostra indagine, è composto da 6241 famiglie con diverse caratteristiche socioeconomiche. Osservati i dati a disposizione, ed i risultati già raggiunti da studi precedenti, si è posto come obiettivo di questa ricerca quello di analizzare un’eventuale relazione tra i consumi ittici di prodotti freschi o trasformati e le diverse caratteristiche socio-economiche che distinguono il nostro campione di famiglie italiane. L’Art 2. Del Regolamento (CE) n. 852/2004 confermato dal più recente Regolamento (CE) n.1169/2011, definisce come prodotti freschi tutti quei prodotti che non hanno subito un trattamento tale da conferire loro caratteristiche particolari, come “trattamenti termici, affumicatura, salagione, stagionatura, essicazione, marinatura, estrazione, estrusione, o una combinazione di tali procedimenti”. Il modello statistico utilizzato per raggiungere il nostro obiettivo è la regressione logistica, la quale mette in relazione la variabile dipendente dicotomica (la famiglia consuma prevalentemente pesce fresco o trasformato), con un insieme di variabili esplicative (le caratteristiche socio-economiche). I risultati dell’analisi descrittiva del campione, sono stati confermati successivamente dall’analisi attraverso il logit, dimostrando così che il consumo di pesce fresco in sfavore di quello trasformato, aumenta con: presenza di un uomo come capofamiglia; l’aumentare del reddito; il passaggio dalle aree del Nord Italia al Sud ed Isole; il diminuire del numero di componenti della famiglia; elevati livelli d’istruzione; il passaggio dalle classi d’età più basse a quelle più alte ed infine con la presenza di un capofamiglia pensionato o comunque non occupato.