Abstract:
Questo studio esamina gli effetti dell’uso della lingua dei segni sullo sviluppo linguistico dei bambini udenti. Si parte dall’idea che i gesti siano una componente fondamentale della comunicazione umana e dello sviluppo del linguaggio. Si passa, poi, al concetto di Baby Sign, metodologia innovativa per la comunicazione precoce con neonati e bambini in tenera età. Viene condotta un’analisi approfondita della letteratura scientifica sul tema, esaminandone vantaggi e svantaggi. Successivamente ci si focalizza sull'integrazione della lingua dei segni come strumento educativo per migliorare le abilità linguistiche nei bambini udenti in età prescolare. La parte sperimentale è stata condotta presso una scuola dell’infanzia nella provincia di Forlì-Cesena, dove sono stati coinvolti sei bambini suddivisi in tre gruppi: LIS, Italiano e Controllo. Il Gruppo LIS ha appreso i segni tramite attività ludiche, mentre gli altri hanno lavorato sugli stessi concetti verbalmente o non hanno ricevuto alcun intervento specifico. I risultati hanno dimostrato che l'integrazione della LIS favorisce lo sviluppo linguistico: i bambini del Gruppo LIS hanno registrato un aumento significativo della lunghezza media degli enunciati (LME), una maggiore varietà lessicale e narrazioni più coerenti rispetto agli altri gruppi. Inoltre, la LIS ha migliorato la fluidità narrativa, con un uso più frequente di connettivi temporali e causali. In conclusione, l’integrazione della LIS si è dimostrata efficace nel potenziare lo sviluppo linguistico nei bambini udenti, offrendo un metodo educativo inclusivo applicabile in vari contesti scolastici.