Abstract:
Il periodo della Seconda Repubblica segna per la Spagna un momento di incredibile rinnovamento politico e culturale. L’attenzione della politica ad uno sviluppo in chiave moderna del Paese, dando particolare rilievo al miglioramento delle condizioni socioeconomiche della popolazione, si traduce nel sostegno ad iniziative innovative che propongono un nuovo concetto di assetto urbano e di edilizia pubblica. In questo contesto si pone l’attività del GATEPAC (Grupo de Artistas y Técnicos Españoles Para la Arquitectura Contemporánea), che dà avvio a un vivace dibattito sulla possibilità dello sviluppo, anche in Spagna, di nuove concezioni della città e dell’abitare urbano in linea con le tendenze più avanzate che si stanno affermando a livello europeo e conduce ad un’ampia produzione di documenti teorico-programmatici, pubblicati su «A.C. Documentos de Actividad Contemporánea», la rivista del movimento. All’interno del GATEPAC, sarà soprattutto il gruppo catalano a compiere l’azione più organica e sistematica: a Barcellona, infatti, troveranno realizzazione alcuni progetti emblematici di queste teorie innovative, come i moduli abitativi destinati ad alloggi popolari della Casa Bloc e il Dispensario Antitubercolare, l’esempio forse più complesso dei nuovi modelli di edilizia pubblica, in particolare scolastica e sanitaria. Lo scoppio della Guerra Civile determinerà una brusca interruzione dell’esperienza del GATEPAC, la cui ultima realizzazione sarà il Padiglione spagnolo all’Esposizione Universale di Parigi del 1937, al cui interno vengono esposte opere dei più grandi artisti spagnoli contemporanei, quali Calder, Mirò e soprattutto Picasso con la sua Guernica, manifesto contro l’orrore della guerra.