Abstract:
L’obiettivo di questa tesi, composta di tre capitoli, è quello di analizzare come il rapporto tra le politiche alimentari promosse dal governo giapponese da inizio anni duemila e il concetto socio-antropologico di rischio, con una particolare attenzione al periodo post-Fukushima. Il primo capitolo è dedicato a delineare il quadro teorico utilizzato nell’elaborato, a partire dalla discussione dei concetti antropologici di rischio e percezione del rischio, soffermandomi in particolare sulla teoria culturale del rischio di Mary Douglas e sulla teoria della società del rischio di Ulrich Beck, che forniscono la cornice interpretativa principale per questo elaborato. In seguito viene approfondito il rapporto tra cibo e rischio. Nel secondo capitolo viene dapprima applicata la teoria della società del rischio al contesto giapponese, concludendo che la società giapponese è considerabile una società del rischio. In seguito vengono affrontati il tema della globalizzazione del cibo giapponese e il tema del rischio in rapporto al cibo giapponese negli ultimi decenni. Infine, vengono discusse le principali politiche alimentari introdotte dal governo giapponese a partire dagli inizi degli anni duemila. Il terzo e ultimo capitolo è dedicato all’analisi di due casi studio sulle politiche alimentari e la gestione del rischio in Giappone. Il primo è quello dell’iscrizione del washoku come patrimonio culturale immateriale UNESCO nel 2013, il secondo è quello dello sversamento delle acque trattate tramite il sistema ALPS nell’Oceano Pacifico.