Abstract:
Per natura, l’essere umano, fin dal primo istante della sua esistenza, necessita di instaurare relazioni con altre persone al fine costruire la propria identità.
La rapida ascesa e diffusione dei social media ha reso l'entrare in relazione con gli altri un processo semplice, se non addirittura scontato, rendendo naturale il desiderio di essere sempre connessi e aggiornati sulle vite altrui. Pertanto, risulta essenziale riconoscere che ciò che accade nel mondo virtuale ha inevitabilmente delle ripercussioni nella vita reale. Infatti, i social media non possono più essere considerati ambienti separati dalla vita di tutti i giorni, ma piuttosto ne sono parte integrante.
Di fronte a ciò, al giorno d’oggi i social media costituiscono uno strumento di presentazione di sé stessi e del mondo circostante, che permette sia di creare contenuti online all’interno delle diverse piattaforme, sia di avere un controllo sugli utenti che li possono visualizzare. Tuttavia, come suggeriscono diversi studi in merito a questo tema, questa facilità di accesso alle vite degli altri resa possibile dai social media può innescare un processo di confronto sociale incessante, spingendo le persone a sperimentare sentimenti di inferiorità e insoddisfazione dal momento che, sempre più spesso, le vite degli altri vengono idealizzate e presentate agli occhi degli altri come «perfette». Così facendo, i social media contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento dell’insoddisfazione corporea e di alcuni comportamenti disfunzionali associati.
Davanti a questo scenario, l’elaborato si propone di indagare l’impatto delle piattaforme social sulla vita e sul benessere delle persone, considerando la loro crescente e rapida diffusione e la loro centralità nella vita quotidiana di milioni di individui.