Abstract:
Il museo è attraversato da profonde trasformazioni che riguardano le opere e le collezioni che conserva ed espone, gli utenti che lo abitano e l’esperienza che possono fare al suo interno, e non da ultimo il suo ruolo culturale e sociale. La tesi indaga gli effetti prodotti da due fenomeni che caratterizzano la museografia contemporanea: la presenza di opere ed eventi performativi e le rivendicazioni del pensiero decoloniale che invitano a ripensare le pratiche di curatela e conservazione del patrimonio materiale e immateriale. I casi di studio analizzati sono i progetti If Tate Modern was Musée de la danse? (2015) del coreografo francese Boris Charmatz e Crossing Bodies - Immaginari Postcoloniali (2012) a cura di Routes Agency, presentati rispettivamente alla Tate Modern di Londra e al Museo Etnografico Pigorini di Roma. La tesi indaga lo sviluppo, la struttura e la documentazione di queste mostre, che costituiscono due esempi opposti utili a confrontare differenti strategie nell’articolazione tra coreografia, danza e curatela museale.