Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è analizzare gli atlanti visuali e il montaggio di immagini, dalle loro origini ai più recenti sviluppi raggiunti grazie alle moderne tecnologie digitali. Partendo dall’arte della memoria e della mappatura si analizza il bisogno umano di configurare visivamente la conoscenza e il conseguente tentativo di illustrare il mondo tramite le immagini, esplorando le potenzialità che il montaggio può offrire a questo scopo. Introducendo Aby Warburg e il suo Bilderatlas Mnemosyne, si arriva ad analizzare la mostra Camere con vista. Aby Warburg, Firenze e il laboratorio delle immagini, dove l’atlante diventa uno strumento che si fa ponte tra tempi e luoghi diversi. Da qui nascono differenti interrogativi: quanto è cosciente questa deriva contemporanea delle tradizioni da cui attinge? Analizzando uno degli artisti presentati in mostra, il fotografo catalano Joan Fontcuberta, l’ultimo capitolo esamina come il suo lavoro sulla medialità delle immagini e la sovrabbondanza iconica nel mondo digitale possa essere considerato un’applicazione contemporanea del precedente excursus. In particolare, viene dedicato un focus ai progetti Orogenesis e Googlegrams, che sfruttano l’intelligenza artificiale rispettivamente per comporre fotografie realistiche di paesaggi da immagini bidimensionali e per realizzare montaggi digitali che, attraverso l’ordinamento cromatico di immagini selezionate da Internet, ne compongono di nuove.