dc.contributor.advisor |
Burini, Silvia |
it_IT |
dc.contributor.author |
Reina, Margherita <1998> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-06-15 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-11-13T09:42:08Z |
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dc.date.available |
2024-11-13T09:42:08Z |
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dc.date.issued |
2024-07-18 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/26915 |
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dc.description.abstract |
L’evoluzione della tecnologia e la storia dell’essere umano, l’una il prodotto dell’altro, si sono sempre
influenzate a vicenda. L’uomo inventa macchine che gli sono di supporto per specifiche attività e le
macchine stravolgono il modo di vivere dell’essere umano in direzioni spesso inaspettate.
Oggi la tecnologia si è evoluta fino a produrre macchine che possono essere indossate e persino annesse a
tutti gli effetti al corpo umano. Dalle protesi agli impianti sottocutanei questi parti artificiali si fondono con
il corpo biologico creando corpi ibridi.
Gli artisti contemporanei sono attenti e ricettivi nei confronti dell’evoluzione nel rapporto tra corpo umano
e tecnologia. Osservano, analizzano e fanno propri i nuovi stimoli fornendo punti di vista che si distaccano
dalla “norma” e dai quali nascono lavori transdisciplinari in collaborazione con ricercatori e specialisti
provenienti dal mondo scientifico.
Seguendo la tradizione di artisti come Stelarc e Marcel.li Antnez Roca, Marco Donnarumma, Neil Harbisson
e Moon Ribas annettono al proprio corpo apparecchiature altamente tecnologiche come un’antenna che
cattura le onde elettromagnetiche dai colori e le trasforma in suono, sensori che rilevano le vibrazioni del
corpo, protesi comandate da algoritmi e fornite di intelligenza artificiale.
L’unione del corpo biologico e del corpo meccanico comporta la creazione di esseri che sembrano umani
ma non lo sono abbastanza e di veri e propri cyborg. La tecnologia non è utilizzata a scopo utilitaristico ma
come mezzo attraverso il quale scoprire nuovi modi per essere e abitare il corpo e sui modi in cui lo si può
alterare. Vivendo all’interno di corpi programmati e modificati ad hoc gli artisti si interrogano sul su quale
sia il limite che separa l’umano dal non umano, si battono contro la normatività dei corpi e l’astio nei
confronti del corpo diverso, mettono in guardia sulla perdita di controllo di fronte a tecnologie sempre più
potenti e si aprono a nuove sensazioni fino alla creazione di veri e propri sensi.
Questa arte gioca sul limite sottile tra arte e scienza.
Nel connubio tra le due, tra cyborg, ambientazioni perturbanti e percezioni mediate e distorte si aprono
nuovi spazi per la ricerca e la sperimentazione artistica. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Margherita Reina, 2024 |
it_IT |
dc.title |
Il corpo cibernetico nell'arte. Evoluzione storica e approcci contemporanei. |
it_IT |
dc.title.alternative |
IL CORPO CIBERNETICO NELL’ARTE CONTEMPORANEA. Evoluzione storica e approcci contemporanei |
it_IT |
dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Storia delle arti e conservazione dei beni artistici |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
it_IT |
dc.degree.grantor |
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali |
it_IT |
dc.description.academicyear |
sessione_estiva_2023-2024_appello_08-07-24 |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
870217 |
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dc.subject.miur |
L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Margherita Reina (870217@stud.unive.it), 2024-06-15 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Silvia Burini (siburini@unive.it), 2024-07-08 |
it_IT |