Abstract:
“Melencolia I” di Albrecht Dürer è un’immagine che ha esercitato un enorme potere sulla posterità. Nel corso dei secoli, gli artisti si sono diversamente confrontati con tale Meistertich attraverso innumerevoli rielaborazioni. Nella presente ricerca, si esplorano le riappropriazioni di “Melencolia I” tradotte nel linguaggio contemporaneo di Anselm Kiefer, in particolare tra il bulino e la seconda torre de “I Sette Palazzi Celesti”, installazione permanente realizzata nel 2004 al Pirelli Hangar Bicocca di Milano. Prima di affrontare il tema della relazione tra le opere sopra citate, si compie un excursus sulla ricezione della figura di Dürer e della sua produzione artistica nel corso del Novecento in Germania, al fine di ricostruire il sostrato culturale sul quale è germogliata l'arte di Anselm Kiefer. Si ripercorrono dunque le tappe principali della carriera di Kiefer per evidenziare la fase in cui “Melencolia I” inizia ad apparire nel suo alfabeto artistico. Nella tesi si sviluppa quindi un esercizio di reframing, proponendo una lettura inedita della seconda torre dell'installazione milanese, vista attraverso la lente dell'interpretazione del bulino düreriano quale “Typus Geometriae”. Dalla ricerca emerge come nella poetica di Kiefer l’immagine düreriana superi il mero livello di citazione e diventi strumento generatore di nuovi significati possibili nel contemporaneo.