Abstract:
Il sistema bancario assume un ruolo fondamentale nella lotta al contrasto del riciclaggio e al finanziamento del terrorismo AML/CFT. Nello specifico, le nuove linee guida EBA richiedono alle banche di salvaguardare l'accesso ai servizi finanziari essenziali anche alla clientela vulnerabile. Annualmente, nel contesto normativo italiano, gli enti creditizi devono fornire a Bankitalia il questionario di autovalutazione sull'AML dell'istituto di appartenenza. Gli intermediari godono di maggiori benefici qualora lo strumento di autovalutazione evidenzi un rischio basso. In virtù di queste considerazioni, il trade off tra pressioni regolamentari imposte e inclusione finanziaria richiesta dal legislatore europeo, spinge spesso le banche ad applicare de-risking ingiustificato. Percorrendo una panoramica della letteratura regolamentare a monte, si analizzerà il fenomeno del de-risking ingiustificato, ovvero come gli enti creditizi riducano il rischio di riciclaggio, rifiutando l'accesso (o interrompendo i rapporti in essere) ad intere categorie di clienti, che a loro parere presentano un rischio ML/TL più elevato. L'obiettivo della ricerca è quello di sviluppare un modello ad hoc per le banche, con approccio basato sul rischio, al fine di associare alla clientela vulnerabile prodotti e servizi finanziari calibrati al loro profilo di rischio AML, evitandone così l'esclusione finanziaria.