Abstract:
Mettendo a confronto il pensiero di Pascal e di Leopardi, il seguente elaborato cerca di individuare una dimensione comune tra i due filosofi. Entrambi pensatori geniali, Pascal e Leopardi condividono fin dall’infanzia esperienze di vita molto simili. Il primo capitolo dell’elaborato, oltre ad attestare una conoscenza testuale diretta del pensiero pascaliano da parte del filosofo recanatese, si occupa di metterle in evidenza e di richiamare l’attenzione su alcune affinità stilistiche, che accomunano i loro pensieri. È nell’analisi antropologica però che i due filosofi si avvicinano significamente, traendo le conclusioni più importanti, senza mancare di originalità. È questo il caso, trattato nel secondo capitolo, delle interpretazioni opposte e inedite di Epitteto e del suo Manuale, simbolo della grandezza dell’uomo per Pascal, segno, invece, della sua miseria per Leopardi. L’analisi dell’uomo come sintesi paradossale di miseria e grandezza, argomento chiave dell’antropologia filosofica dei due filosofi, viene affrontata nel terzo capitolo di questo elaborato, evidenziando i legami concettuali presenti nelle loro opere principali. Nel quarto capitolo, infine, si valorizza la dimensione sociale delle loro osservazioni, insegnamenti fondamentali per una comprensione unitaria e collettiva delle potenzialità e dei limiti umani.