Abstract:
II presente lavoro muove dal fatto che a fronte di una sostanziale unanimità nel riconoscere la criticità strategica e gestionale del Capitale Intellettuale non vi è altrettanto accordo nell'identificazione di strumenti per la misurazione e la rappresentazione di tale particolare tipologia di risorsa.
La criticità strategica e gestionale delle risorse aziendali ai fini della costruzione e del mantenimento del vantaggio competitivo è stata ampiamente analizzata nell'ambito degli studi di strategie management ed in particolare dell'approccio fondato sulle risorse {resource-based view).
In riferimento alla teoria dell'impresa fondata sulle risorse, nel capitolo primo si è cercato di analizzare la criticità del "Capitale Intellettuale" quale fonte di vantaggio competitivo sostenibile per le imprese. A tal proposito, ci si è serviti dei requisiti individuati da Peteraf (1993) per evidenziare come le risorse immateriali possano a tutti gli effetti essere considerate una delle principali fonti di differenziazione. Se l'approccio resource-based fornisce i presupposti necessari per evidenziare la rilevanza delle risorse immateriali ai fini della costruzione ed il mantenimento del vantaggio competitivo, esso non ne indaga a fondo le specifiche criticità legate anche alla necessità di disporre di strumenti di analisi e misurazione di tale tipologia di risorsa. Ad integrazione della resource-based view viene quindi analizzato il contributo di un filone sviluppatosi nella pratica aziendale ma che recentemente ha riscosso l'interesse del mondo accademico internazionale: il filone dell'Intellectual Capital.
In questo ambito nel capitolo secondo viene svolto un approfondimento della rilevanza degli aspetti strategico gestionali e di quelli relativi alla misurazione del Capitale Intellettuale tramite un esame critico dei principali modelli di rappresentazione-misurazione oggi disponibili: il Balanced Scorecard, il Business Navigator e l'Intangible Asset Monitor.
Tali modelli si sono sviluppati in risposta all'esistenza di "limiti tecnici" alla rappresentazione in bilancio delle risorse immateriali, analizzati nel capitolo terzo tramite un'analisi comparata dei principi contabili del FASB e dello IASC, i più avanzati in materia a livello internazionale. Sono state evidenziate inoltre alcune proposte, dei medesimi organismi ed evidenziate linee guida per integrare l'informativa dei tradizionali prospetti di bilancio con quella sulle risorse immateriali.
L'interesse per l'identificazione di strumenti di rappresentazione-misurazione del Capitale Intellettuale ha coinvolto anche organismi internazionali che hanno sviluppato a tal fine progetti specifici. Nel capitolo quarto viene preso in considerazione l'IC Statement, sviluppato nell'ambito del progetto Meritum finanziato dalla Commissione Europea, che fornisce uno schema per l'identificazione, l'analisi e la misurazione delle risorse immateriali critiche dell'impresa assumendo come punto di partenza la vision aziendale e giungendo alla costruzione di un sistema di indicatori, prevalentemente di tipo non economico-finanziario, per la rappresentazione-misurazione del Capitale Intellettuale. Con l'obiettivo di dettagliare e migliorare la proposta del progetto Meritum viene sviluppata un'analisi critica dell'IC Statement, ricondotto nell'ambito del modello della formula imprenditoriale (Coda, 1988), ed una sua rielaborazione in chiave processuale. Viene quindi presentato un nuovo strumento, l'Intellectual Capital Process Model, che identifica il processo di analisi strategico-gestionale del Capitale Intellettuale ed il set di indicatori utili per la rappresentazione-misurazione delle risorse immateriali critiche per il processo di creazione di valore dell'impresa.
Tale modello viene "testato", nel capitolo quinto, su un caso di successo del mondo del commercio al dettaglio dell'arte contemporanea, che si presenta particolarmente interessante in considerazione dell'elevata criticità assunta da alcune tipologie di risorse immateriali nell'innovativo modello di business sviluppato dall'azienda.
The thesis moves from the evidence of the growing gap between strategic relevance of Intellectual Capital and the lack of instruments for measurement and reporting of this particular kind of resources.
In the first chapter, within the Resource Based View of the firm, the criticai role played by intangible resources in building and maintaining competitive advantage is analysed; the RBV approach is useful to highlight the requirement to identify resources that are potential sources of differentiation but it doesn't deepen the analysis on the key features of different kinds of resources (es. tangible/intangible). To integrate the resource based view of the firm particularly interesting are some contributions from a new field of study: IC movement.
Chapter two deepen the analysis on the strategic relevance of intangible resource (IC) and on the need of finding shareable frameworks and tools for measuring and reporting IC by a criticai review of the main measurement frameworks and tools available in this field: the Balanced Scorecard, the Business Navigator and the Intangible Asset Monitor.
These tools have been developed in reply to the technical limits of financial statement in representing the value of intangible resources. In chapter three those limits are analysed in reference to FASB and IASC accounting principles (the most advanced in the field) and some new proposals of this two bodies are presented to point out some guidelines to integrate the information contained in the financial statement.
The interest in identifying frameworks and tools for measuring and reporting IC, has involved even international bodies that have developed specific projects. Chapter four contains a criticai analysis of one of this tools, the Intellectual Capital Statement, developed within a project supported by European Commission, with the purpose of finding a framework for the identification and the analysis of Intellectual Capital in a firm and a tool for its measurement and reporting. The tool, beginning from the analysis of the vision of the firm, shows how to identify criticai intangibles (IC) and propose a System of indicator to measure them. Form some suggestions to improve the theoretical and operational requirements of IC Statement a new proposai emerge: the Intellectual Capital Process Model (ICPM).
In chapter five ICPM is tested on a empirical case of an Italian firm, that is particulary interesting for thè relevance of intangible assets (IC) in its business model.