Abstract:
La tesi riguarda lo studio degli archivi filmici e delle loro scelte catalogative. In particolare, come caso di studio è stato scelto l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia custodito presso l’Associazione Home Movies di Bologna. Si tratta di un’associazione culturale nata allo scopo di conservare e valorizzare il cinema amatoriale, soprattutto familiare.
Nel presente lavoro, è stata effettuata l’analisi degli standard descrittivi per la catalogazione delle immagini in movimento con l’obiettivo di comprendere e confrontare l’approccio archivistico e biblioteconomico. In un secondo momento è stato eseguito un esame dei sistemi informativi (dove presenti) delle istituzioni culturali e delle cineteche per capire a quali standard facciano riferimento. In un contesto eterogeneo come quello degli audiovisivi, l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia rappresenta un caso particolare, poiché prevede determinate fasi di vita dell’archivio, il coinvolgimento dei soggetti produttori, i cineamatori, e una catalogazione analitica (sequenza per sequenza), soggetta a regole archivistiche e biblioteconomiche. Seguendo queste regole è stata effettuata la catalogazione del fondo Fuzzi, cineamatore attento alle arti come la musica, la storia dell’arte e la letteratura. Il lavoro di catalogazione ha rivelato le peculiarità di un archivio amatoriale e ne ha chiarito le scelte archivistico – biblioteconomiche. Gli archivi filmici sono per loro stessa natura strutture complesse, e in questo ambito specifico le scelte descrittive appaiono atipiche nel contesto archivistico, poiché fortemente condizionate dalla tipologia dei materiali custoditi.
Le considerazioni emerse dal presente lavoro di tesi sottolineano la necessità della creazione di un sistema informativo, contenitore degli audiovisivi italiani, i quali possano comunicare, ognuno con la propria catalogazione, indipendentemente dall’approccio biblioteconomico o archivistico.