Abstract:
Il lento degrado di alcune terre a causa del cambiamento climatico e delle attività antropiche le ha rese inabitabili, costringendo le popolazioni locali alla fuga. Questo ha provocato un aumento delle situazioni di sfollamento interno e di migrazioni transfrontaliere. Pertanto, lo scopo dell’elaborato è quello di prendere in analisi uno scenario che possiede un’alta probabilità di verificarsi: la scomparsa di un intero Stato a causa dell’innalzamento del livello del mare.
Il primo capitolo della tesi consisterà in una introduzione sulla crisi climatica attuale. Verranno menzionati anche i primi tentativi di prevenzione e cooperazione, tra i quali spiccano il Protocollo di Kyoto e l’accordo di Parigi. A questo punto, l’ultima sezione del primo capitolo si concentrerà sulle destinazioni principali verso cui le persone che vivono una situazione di degrado ambientale tentano di migrare: Australia e Nuova Zelanda.
Nel secondo capitolo, invece, l’attenzione sarà posta sull’importanza dell’utilizzo della giusta terminologia quando si discute di migrazione ambientale. Conseguentemente, verranno messe in evidenza le gravi lacune legali in materia di protezione verso i rifugiati ambientali.
Per concludere, il terzo capitolo esporrà gli obblighi degli Stati d’origine e degli Stati riceventi verso i rifugiati ambientali. Saranno dunque presi in analisi il Trattato di Vienna e la richiesta per l’adozione di una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Infine, sarà trattata la questione delle acque territoriali e della legittimità dei confini nel caso in cui il territorio dell’isola di Tuvalu nel Pacifico dovesse scomparire per l’innalzamento del livello del mare.