Abstract:
L’architetto bassanese Daniello Bernardi è una figura piuttosto oscura che sembra, però, rappresentare un punto fondamentale dello sviluppo architettonico del bassanese del periodo. Infatti, nonostante nessuno, prima di tempi recentissimi, ne parli in maniera lusinghiera o quantomeno significativa, il suo nome è costantemente citato dalla storiografia ottocentesca in quanto punto di contatto tra Giovanni Miazzi e Antonio Gaidon, i due protagonisti della scena architettonico della Bassano del Settecento. In questo elaborato si tenterà di ricostruire, per quanto possibile, la sua biografia e il suo ruolo in quanto intellettuale e architetto, soprattutto attraverso l’analisi della corrispondenza con Ottone Calderari e Domenico Cerato. Infine si analizzeranno le sue opere con un affondo particolare sulla sua ultima creazione: il Duomo di Arzignano. L’obiettivo di questa tesi è quello di riportare alla luce un personaggio dimenticato e soprattutto farne emergere il ruolo di catalizzatore culturale, ponendo un particolare accento sui legami con vari centri di sviluppo architettonico e intellettuale, come quello della cerchia di Castelfranco.