Abstract:
Lo studio ha lo scopo di indagare la percezione del volo nel lungo Ottocento, sia nelle sue realizzazioni astratte che concrete. Nello specifico, si analizza come tale capacità, immaginata e messa in atto nell'immaginario occidentale ben prima del suo effettivo conseguimento, fosse figlia di un'epoca positivista e scientista che vedeva nel volo umano una conquista fisica, culturale e sociale attraverso cui proiettarsi verso una nuova epoca destinata a cambiare la percezione del tempo, dello spazio e del mondo stesso. Notevole rilievo viene dato alle fonti letterarie e giornalistiche primarie, le quali raccontano e analizzano i progressi del volo umano a un pubblico sempre più avido di conoscenze scientifiche. Lo studio ha infine lo scopo di delineare i tratti di un'età del volo dall'arco temporale bifronte: da una parte l'Ottocento, dominato dall'aerostatica, e dall'altra il primo Novecento, palcoscenico dell'aviazione quale vera realizzatrice del volo umano dopo aver surclassato la dottrina del più-leggero-dell'aria a cavallo tra i due secoli. Aviazione che si rafforzerà durante la propria fase pionieristica nel primo Novecento, contribuendo, di tentativo in tentativo, al trionfo dell’aeroplano e al futuro dominio aereo a lungo sognato dall’uomo.