Abstract:
Il presente lavoro di tesi si propone di esaminare la relazione tra arte e società, concentrandosi sulla rappresentazione dei canoni di bellezza nel contesto socioculturale contemporaneo e sul messaggio intrinseco del movimento della Body Diversity.
La tesi analizza pertanto l’opera dell’artista Melanie Bonajo When the Body Says Yes, presentata in occasione della 59esima esposizione della Biennale di Venezia, nel padiglione dei Paesi Bassi. Si tratta di una video installazione immersiva e site-specific che si concentra sull’esplorazione del corpo e sul suo ruolo nella società, enfatizzando l’accettazione e la celebrazione delle differenze individuali.
Melanie Bonajo, artista digitale ed eco-femminista, sfida gli stereotipi di genere e la dicotomia tra natura e tecnologia attraverso l'uso di diversi media, tra cui il video, la performance, la fotografia,
l’installazione. A Venezia, Bonajo, libera il corpo dagli stereotipi imposti dal capitalismo, cercando di riconnetterlo alla sua essenza e promuovendo l'importanza dell'interazione, dell'intimità e della comunicazione tra corpi.
Nella sua pratica artistica, Bonajo esplora la fluidità delle relazioni tra gli esseri umani e l'ambiente circostante, indagando ed affrontando i concetti di agio fisico e morale all'interno della comunità. Il suo lavoro invita l'osservatore a interagire con l'opera stessa e a riflettere sul proprio corpo e sulla sua relazione con il mondo circostante. Tutti aspetti che questo lavoro di ricerca cercherà di mettere in evidenza e di analizzare approfonditamente attraverso diversi ambiti artistici e sociali, tra cui la danza, la moda, la scultura, la cultura popolare e visuale, al fine di identificare come la Body Diversity rientri nell’arte contemporanea e in che modo abbia influenzato la poetica dell’artista Melanie Bonajo.