Abstract:
Nell’immaginario comune, la dance music viene solitamente accostata al modello della discoteca, subendo così un forte processo di stilizzazione e di commercializzazione. Questa categoria musicale viene difficilmente fruita nei locali per i reali motivi originari, cioè il ballo e l’ascolto, bensì per tutt’altre ragioni: per mostrarsi e farsi vedere in un’ottica di accettazione, per bere dei drink o per “rimorchiare”.
Questo approfondimento propone una versione alternativa della dance music, versione che pure esiste in Italia ma che passa spesso e volentieri sotto traccia, lontana dai riflettori dei media. In altre parole, l’idea è quella di dare risalto al fenomeno del clubbing, la forma meno commerciale e più introspettiva nell’ambito dance, e di capirne le sue dinamiche originarie e moderne, ponendo particolare attenzione ai suoi aspetti estetici e organizzativi. Faremo tutto questo inizialmente con una review della letteratura per dare poi evidenza di una realtà, Modular, che ha deciso di fare del clubbing la sua missione artistico-culturale.