Abstract:
Il settore teatrale negli ultimi anni sta vedendo incrementare sempre di più la complessità del contesto competitivo in cui si trova ad operare. Lo sviluppo di nuove attività di intrattenimento culturale e di nuove strategie di marketing sorte in seguito allo sviluppo di nuove tecnologie informatiche e canali si comunicazione incentivati dalla diffusione capillare della rete internet, hanno reso necessario per le organizzazioni teatrali un adeguamento delle proprie strategie per non perdere terreno rispetto ai competitori attuali e potenziali. Questo è un percorso iniziato soprattutto a partire dagli anni ottanta del novecento, quando economisti, sociologi e esperti del settore culturale hanno preso sempre più coscienza della necessità di dedicare studi specifici al consumatore culturale, riconoscendone strutture costitutive e di scelta differenti rispetto al consumatore di prodotti industriali. I risultati riscontrati all’interno di quest’ambito di studio, e raccolti nella produzione letteraria relativa al settore teatrale, individuano alcune caratteristiche socio-economiche “standard” che si ritiene favoriscano la propensione del consumatore verso il consumo del prodotto teatrale. La complessità che caratterizza questa tipologia di offerta può costituire un disincentivo alla fruizione se il consumatore non ha acquisito una familiarità con la stessa, condizione che può essere favorita da contatti fin in età infantile con le performance realizzate in teatro, e che può richiedere la creazione di percorsi agevolati che accompagnino lo spettatore stesso verso l’approfondimento della conoscenza dell’offerta a lui rivolta. Le scelte di consumo di prodotti culturali sono compiute dai soggetti allo scopo di soddisfare determinati bisogni, dei quali le organizzazioni devono avere coscienza allo scopo di proporre delle offerte adeguate.
Le teorie ad oggi prodotte sulla domanda teatrale sono ancora contenute e presentano dei risultati non conclusivi, poiché sono basate su studi empirici relativi a specifici contesti d’indagine, in cui non possono essere trascurate le diverse culture e tradizioni presenti nelle diverse realtà nazionali, e di conseguenza nel momento in cui si decide di applicarle in modo generico alla domanda teatrale bisogna usare una certa cautela.
Di fronte a questi presupposti lo studio empirico dell’offerta e della domanda teatrale può risultare un passaggio obbligato per chi voglia conoscere in modo approfondito le caratteristiche del prodotto teatrale ad oggi presentato nei teatri. La complessità dell’argomento richiede la necessità di focalizzare gli studi sulle dinamiche che si creano a livello di domanda e offerta all’interno di uno specifico contesto. Si è deciso di concentrare lo studio sul territorio comprensivo della città di Venezia e alle sue aree limitrofe, che per le sue particolari caratteristiche logistiche si ritiene necessiti di uno studio ad hoc relativo alle dinamiche competitive e di relazione col pubblico che un’organizzazione deve affrontare se vuole operare in modo efficace al suo interno.