Abstract:
Nel presente elaborato viene presentata un’indagine sociolinguistica tra le classi quarte di un istituto secondario di secondo grado di Pieve di Soligo (Treviso) con il fine di esplorare gli usi e le percezioni del dialetto (veneto settentrionale). Dopo un inquadramento di carattere generale sulla situazione sociolinguistica italiana, con particolare attenzione alla posizione dei dialetti veneti, e sul linguaggio cosiddetto giovanile, si discutono i risultati dell’indagine condotta perlopiù attraverso interviste semi-strutturate. Nello specifico emerge che, nonostante si riconosca in linea di principio l’importanza del dialetto e della preservazione della sua continuità, pochi studenti sono inclini a concedere al dialetto uno spazio considerevole nelle loro conversazioni, tanto che quasi un terzo degli intervistati ammette di non utilizzare mai il dialetto, attribuendo tale scelta alla percezione della propria incompetenza, e circa un terzo si limita a incorporare solo alcune espressioni dialettali nel proprio linguaggio quotidiano. Emerge inoltre che il dialetto è impiegato prevalentemente in contesti caratterizzati da familiarità e amicizia e in situazioni di distensione e scherzosità, in linea con le ricerche sul linguaggio giovanile, tuttavia esso è percepito perlopiù come una lingua associata alle generazioni passate.