Abstract:
Lo yūrei, spesso definito grossolanamente "fantasma giapponese", è un prodotto della cultura giapponese non perfettamente sovrapponibile al classico fantasma dell’immaginario Occidentale (Davisson, 2015). Lo yūrei presenta delle particolarità radicate nella tradizione giapponese che lo rendono chiaramente identificabile a partire dai kaidan, le storie di fantasmi di periodo Edo (1603-1868) e dal teatro Kabuki dello stesso periodo (Mansi, 2010). Tuttavia, l’immagine attuale dello yūrei come personaggio horror risale indicativamente all’uscita del romanzo Ring di Suzuki Kōji (1998). All'inizio del nuovo millennio scaturirono dal famoso romanzo versioni cinematografiche americane che diedero vita al personaggio horror conosciuto come dead wet girl. La nascita nel panorama internazionale di questa figura horror di stampo giapponese si riversò poi nuovamente sulla letteratura giapponese, dando vita a novellizzazioni della dead wet girl e a nuovissimi yūrei ibridi che si portano appresso una lunga tradizione. Dopo un excursus storico, per prima cosa si prenderanno in considerazione tre nuovi yūrei che compaiono nei tre romanzi giapponesi attuali: Silent Hill 2 (2006), Another (2009) e Sadako (2019). Dalla loro analisi emergerà una caratteristica fondamentale che li accomuna: l’ambiguità. Ad essa si deve l’atmosfera inquieta, misteriosa e sinistra presente in tutti i romanzi, riassumibile dalla parola inglese uncanny, che definisce l’aura propria dello stile letterario gotico (Bennett, Royle, 2009) e che, nel corso della tesi, viene vista in relazione allo yūrei. In seguito, sulla base della teoria del femminile abietto di Kristeva (1982), seguita dagli studi sul monstrous feminine (Creed, 1993) (Dumas, 2018), si vedrà come la femminilità sia un grande fattore nella definizione dello yūrei come figura gotica. Detto questo, si prenderanno in considerazione alcuni kaidan appartenenti alle raccolte di Lafcadio Hearn (1850-1904) e Ueda Akinari (1734-1809) per ricavare quattro caratteristiche degli yūrei femminili che si ritrovano anche nei romanzi giapponesi horror attuali. Infine, la tesi esplorerà l’importanza dei defunti nella cultura giapponese; la relazione tra il protagonista eroe gotico e lo yūrei; e tenterà, infine, di calare l’ambiguità gotica in una prospettiva culturale giapponese (Hughes, 2000) (Iwasaka,1994) (Nordini, 2016). In conclusione, la tesi vuole esplorare l’ambiguità dello yūrei e offrire una lettura di come questa abbia rispecchiato e, soprattutto, rispecchi ansie individuali e sociali. Lo yūrei si dimostra ancora oggi un mezzo comunicativo molto importante e, allo stesso tempo, un grande esponente della tradizione giapponese.