Abstract:
Nel seguente elaborato intendo affrontare il tema del ritorno ai luoghi in abbandono, osservato durante la mia etnografia a Garna d’Alpago, Belluno. La ricerca si è focalizzata sull’iniziativa di recupero di una casera, promossa da alcuni volontari nel novembre 2020, e sulle motivazioni alla base di un progetto tanto impegnativo. Per oltre quarant’anni, la Latteria di Garna è stata un microcosmo di quotidianità lavorative e nel contempo ricreative, in cui la comunità poteva creare la propria dimensione sociale senza alcuna distinzione di genere o età. Attraverso la frequentazione, le persone hanno intessuto dei legami affettivi con il paesaggio, conferendo ad esso un significato unico che è sopravvissuto fino a oggi, nonostante il suo abbandono negli anni Settanta del Novecento. Il senso del luogo è stato dunque ciò che ha spinto un gruppo di abitanti a far ritorno all’edificio dismesso. Grazie a una metodologia che prediligeva la cooperazione diretta con gli interlocutori, si sono elaborati gli obiettivi e le aspirazioni per il futuro del paesaggio recuperato inteso come punto di incontro e dialogo intergenerazionale.