Abstract:
Yan Lianke 阎连科 è uno degli autori di punta all’interno del panorama letterario cinese contemporaneo. Nonostante gli ostacoli incontrati dalle sue opere in Cina, nel corso dell’ultimo decennio esse hanno ottenuto all’estero importanti riconoscimenti e un sempre maggiore plauso da parte del pubblico e della critica. Attraverso il suo stile ai limiti dell’assurdo ed elementi del magico e del fantastico, i quali costituiscono il fondamento del mitorealismo da lui stesso elaborato, Yan Lianke tenta di fare breccia nella complessità della realtà della Cina riflettendo sulla sua storia e la sua contemporaneità e dando vita allo stesso tempo a opere di grande pregio narrativo. A partire dai primi anni Duemila, Yan si è imposto sul panorama letterario cinese e internazionale con una serie di romanzi che affrontano svariate tematiche di carattere sociopolitico. Due di questi, Il giorno in cui morì il sole e Duro come l’acqua, su cui è incentrato il presente elaborato, sono analizzati l’uno alla luce della narratologia strutturalista, l’altro nella sua attuazione, nel contesto della Cina postsocialista, di un discorso allo stesso tempo postmodernista e decostruzionista volto a criticare l’ideologia rivoluzionaria maoista.