Abstract:
Secondo Pierre Bourdieu (1930-2002), per comprendere un'opera d'arte è necessario prendere in considerazione non solo l'opera in sé, ma anche e soprattutto le particolari logiche e condizioni sociali che caratterizzano il contesto della sua produzione e ricezione, nonché il modo in cui tale contesto si relaziona con il potere. Tale visione, derivata da un'esplorazione della relazione tra spazio sociale, cultura e potere durata svariati decenni, ha portato Bourdieu a costruire un modello di analisi culturale che mira a superare i tradizionali approcci oggettivisti e soggettivisti che hanno a lungo caratterizzato l'analisi delle opere d'arte facendo uso un parco insieme di "strumenti di pensiero" - in particolare i concetti di habitus, capitale e campo. Questo elaborato intende mettere alla prova tali nozioni applicandoli a un tempo e un luogo preciso, ovvero la grande diffusione di stampe policrome relative alla raccolta poetica "Hyakunin isshu" nel Giappone di tardo periodo Edo (1603-1867), con particolare attenzione alle serie "Hyakunin isshu uba ga etoki" di Katsushika Hokusai (1760-1849) e "Hyakunin isshu no uchi" di Utagawa Kuniyoshi (1798-1861). Lavorando sullo stesso soggetto, infatti, questi autori sono arrivati a produrre serie visivamente molto differenti: tale differenza nella rappresentazione può essere spiegata in termini bourdesiani prendendo in considerazione la traiettoria degli artisti e il contesto culturale più ampio in cui essi hanno operato.