Abstract:
Il dibattito attuale sul foro negoziale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, OMC (o WTO), ha evidenziato alcuni problemi di malfunzionamento interni all’istituzione, talvolta paragonati ad una vera e propria crisi dell’Istituzione rappresentante del sistema commerciale multilaterale.
L’istituzionalizzazione del commercio ha avuto luogo inizialmente tramite il GATT, che non rappresentando una vera e propria organizzazione bensì un accordo generale sulle tariffe e sul commercio, ha smesso la sua funzione per rientrare nell’OMC.
L’OMC rappresenta, dunque, l’unica organizzazione internazionale che si occupa delle regole globali del commercio tra le Nazioni e la sua funzione è quella di assicurare che il flusso degli scambi commerciali sia il più agevole, prevedibile e libero.
Nonostante queste siano le premesse, l’OMC è al centro di forti polemiche e vengono messe in discussione le stesse regole che ne disciplinano il funzionamento e la formulazione dei trattati.
Parallelamente, l’emergere di trattati bilaterali viene considerato o una causa essenziale o un sintomo di malfunzionamento.
Il caso studio del Giappone, analizza gli accordi preferenziali bilaterali FTA, e vuole mettere in evidenza come la proliferazione di questi non sia una delle cause alla base delle difficoltà nell’istituzione, bensì una soluzione delle Nazioni per farvi fronte; gli esiti della ricerca hanno infatti confermato che le due modalità di commercio, multilaterale e bilaterale, possono coesistere.