Abstract:
Quanto l’ascolto può portarci alla verità? L’artista giordano Lawrence Abu Hamdan utilizza il quesito come fulcro di tutta la sua ricerca, che si pone all'intersezione tra arte, diritto e giustizia.
L’elaborato si propone di attraversare le varie componenti di questa intersezione e di delineare i caratteri principali di una specifica “politica dell’ascolto”. Verranno quindi individuati i maggiori cardini su cui ruota la ricerca di Abu Hamdan e, analizzando casi studio specifici, vedremo come le caratteristiche del suo lavoro formino una pratica ibrida: grazie infatti ai suoi studi come professore associato presso Forensic Architecture, vedremo come il suono studiato in relazione allo spazio e all’architettura possa diventare una prova concreta nei processi umanitari. Il tutto mantenendo come focus principale l’altra natura del suo lavoro, ovvero la restituzione artistica di tali ricerche.
Infine verrà riportata la mia esperienza con il suo ultimo lavoro, "Air Pressure. A Diary of the Sky", inaugurato negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Attraverso i progetti e le attività intorno a questa installazione, cercherò di mostrare l’importanza sociale di quello che l’artista definisce un “ascolto situato”.
L’intero lavoro cercherà di rispondere se sia possibile scindere il giudizio dalla capacità umana dell’ascolto, ma nel rispondere si sottolineerà la sempre più incessante necessità di creolizzazione della ricerca artistica con altri importanti ambiti disciplinari.