Abstract:
Gli ultimi decenni sono stati testimoni di uno dei cambiamenti più drastici mai avvenuti nella storia millenaria della Cina, sia a livello sociale che linguistico. Questa trasformazione, che va sotto il nome di "modernizzazione", è iniziata con i primi contatti con l'Occidente, in particolare quando i missionari protestanti si recarono in Cina con l'obiettivo di convertire la popolazione cinese. Iniziarono allora le prime traduzioni di testi religiosi, ma anche di testi contenenti le nuove conoscenze tecniche e scientifiche che riempivano i libri occidentali. Le traduzioni richiesero nuovi termini: nacquero centinaia di neologismi che rimodellarono il vocabolario del cinese moderno.
Prima dell'era moderna, nella società cinese vigeva un sistema di valori tradizionali ben consolidato, regolato dai classici della filosofia cinese, come i "Dialoghi" di Confucio. La modernizzazione sembra aver messo fine all'antica specificità cinese, spingendo i nuovi valori a convergere verso il modello standard che caratterizza le società occidentali. Data la stretta relazione tra la lingua e le strutture sociali di un Paese, il cambiamento linguistico ha portato anche all'assottigliamento delle differenze tra le lingue occidentali (ad esempio l'inglese) e il cinese. Lo scopo di questa tesi è quello di esaminare cosa è successo esattamente alla lingua cinese quando i valori sociali sono stati sovvertiti, per poi osservare quali cambiamenti si sono verificati e come si sono manifestati.
Durante la stesura dell'elaborato, è sorta un'ulteriore domanda: la tradizione è davvero da considerarsi superata o sopravvive in forme diverse? Cercheremo quindi di rispondere a questa domanda attraverso l'analisi di alcuni fatti attuali, per lo più basati su prove empiriche linguistiche.