dc.contributor.advisor |
Roson, Roberto |
it_IT |
dc.contributor.author |
Bau', Francesca <1988> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-01-29 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-04-30T09:43:24Z |
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dc.date.issued |
2013-03-01 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/2562 |
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dc.description.abstract |
La tradizionale giustificazione economica per l’esistenza dei brevetti è legata alla natura di bene pubblico delle idee. Secondo tale teoria, i brevetti sarebbero una sorta di “male necessario” a garantire alla società un adeguato tasso di innovazione, proteggendo i ritorni economici dell’innovatore che sarebbero altrimenti minacciati dal rischio di imitazione. Obiettivo del presente lavoro è di mostrare i limiti di questa teoria convenzionale e di mettere in dubbio il reale bisogno di un sistema legale di brevetto. L’evidenza storica qui esaminata rivela infatti come l’innovazione non sia assente laddove manchi o sia debole la protezione brevettuale, tutt’altro. Altro obiettivo è quello di indebolire la convinzione teorica prevalente secondo la quale brevetti più forti stimolano maggiore innovazione e sono, perciò, socialmente desiderabili. Nel presente lavoro, l’analisi di alcuni lavori empirici proverà, al contrario, che manca qualsiasi evidenza di una relazione positiva tra la forza del brevetto e gli incentivi a innovare. Lo studio di alcuni modelli teorici di innovazione sequenziale evidenzierà inoltre che laddove l’innovazione ha natura cumulativa la presenza di brevetti forti a tutela delle innovazioni iniziali può soffocare, anziché stimolare, l’attività innovativa. Questo lavoro di tesi si focalizza su teorie e dati che esprimono e motivano lo scetticismo verso le recenti politiche che, con l’obiettivo dichiarato di promuovere l’attività inventiva e il progresso economico della società, hanno contribuito a rafforzare a livello mondiale la protezione brevettuale. |
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dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Francesca Bau', 2013 |
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dc.title |
I brevetti stimolano maggiore innovazione? Teorie e dati a confronto |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle aziende |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2011/2012, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
815823 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/06 ECONOMIA APPLICATA |
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dc.description.note |
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it_IT |
dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Francesca Bau' (815823@stud.unive.it), 2013-01-29 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Roberto Roson (roson@unive.it), 2013-02-11 |
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