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Elemento caratterizzante la disciplina sui consumi è la trasparenza contrattuale. Al
fine di ricostruire l'autonomia dell'orizzonte di senso di tale paradigma, si rende
anzitutto necessario ripercorrere la teoria sulle clausole generali e, in particolare,
sulla buona fede contrattuale mediante una ricognizione degli orientamenti
dottrinali e giurisprudenziali in materia. L'impatto negativo sulla stabilità
sistemica delle teorie metafisiche e metagiuridiche della buona fede contrattuale e
di quelle che fondano tale clausola generale sul principio di solidarietà, conduce a
concepire la buona fede oggettiva come paradigma di azione dei contraenti e
criterio di giudizio. Dalla buona fede, così intesa, viene estrapolato l'obbligo di
informazione precontrattuale e posto in relazione con la disciplina dei vizi della
volontà.
L'operatività delle regole di correttezza contrattuale conosce una riorganizzazione
nel momento in cui ci si sposta dalla contrattazione individuale a quella di massa,
caratterizzata dalla standardizzazione del contenuto del contratto realizzata
dall'operatore professionale. In ordine a tale ambito problematico non sfuggono i
fenomeni di complessificazione, tra cui l'europeizzazione, la crisi della statualità
del diritto e il primato del mercato. Sul piano più strettamente normativo, la
ricostruzione della teoria sulla trasparenza contrattuale si edifica sulla disciplina
settoriale di derivazione comunitaria avente ad oggetto i contratti le cui parti sono
un professionista ed un consumatore. Anche in ordine a tale materiale normativo,
la r icerca d ella r atio e he o rienta 1 a p olitica d el consumerism è p rodromica alla
prospettiva da assumere nella indagine del novum; non tanto la prospettiva del
contraente debole, bensì quella del mercato. Tale lettura funzionale e onsente di
riflettere sul ruolo della buona fede nella disciplina delle clausole vessatorie, sul
nuovo rapporto che si istituisce tra forma e contenuto dell'atto nonché sul senso
del nuovo paradigma contrattuale dato, appunto, dalla trasparenza.
Il diritto del mercato, fondato sulla trasparenza contrattuale, rievoca l'ambito di
rilevanza dei fenomeni di conoscenza e conoscibilità nella dinamica contrattuale,
mettendo in luce un progressivo mutamento di veduta che dalla conoscibilità, di
cui all'art. 1341 cod. civ., si trasferisce alla conoscenza effettiva. Il contenuto
della trasparenza contrattuale, e in particolare dei paradigmi di chiarezza e
comprensibilità delle clausole, viene particolarmente messo in evidenza dalla
disciplina sulle clausole vessatorie dalla quale emerge, tra l'altro, la sua
estensione tanto al contenuto normativo che a quello economico del contratto.
Tutto ciò consente di esperire il tentativo di ricostruzione di una teoria sulla
trasparenza contrattuale. Attraverso lo sguardo analitico della normativa settoriale
consumeristica e l'approfondimento dei problemi di qualificazione, si è reso
possibile tracciare l'autonomia di senso della trasparenza contrattuale nella
disciplina dei consumi rispetto alla buona fede, anche in ordine al regime dei
rimedi. E' così che la trasparenza nei contratti business to consumer viene
congegnata quale regola contenutistica e protezionistica, ovvero quale principio di
ordine pubblico economico di protezione.
Contractual transparency is a landmark in consumerism. If one wishes to single
out the autonomous meaning of such code of conduct, in first place a survey of the
theory of general clauses with special regard to contractual good faith, focusing
on examination of the doctrine and precedent law on the issue, will be needed.
The stability of the system is negatively a ffected by the metaphysical and nonlegal
theories on contractual good faith as well as by those basing the said general
obligation on the principle of solidarity, and this leads to regard contractual good
faith as a rule of action for the parties and a ground for judgement. The obligation
of pre-contractual disclosure is believed to come out of the so understood good
faith, and needs to be related to the law on vices of the will. The way of working
of the rules on fair contracting is to be reorganised if and when one moves from
individual contracts to mass contracts, the latters being marked out by the standard
form, prepared by the business doingparty, of their contents. Complexity
factors such as implementation of European regulations ("Europeisation"), crisis
of parliament-made law and primacy of the market should be kept in mind when
approaching the problem. On a more strict legal level the working out of a theory
on contractual transparency is to be pursued via the branch law on contracts entered
into between business doing subjects and consumers of European derivation.
In this respect too the quest of the ratio legis beneath the policy of law-making on
consumerism should come before the choice of the viewpoint to be taken in the
inquiry about the new; not as much the viewpoint of the weaker party than the one
of the market. Then this functional reading will allow to focus on the role of good
faith in the law on abusive clauses, on the new relationship between form and
contents of the act as well as on the new contractual standard given by transparency.
The law of the market, based on contractual transparency, leads the attention on
the relevance of the issues of knowledge and knowability in contract making and
emphasises a progressive change from knowability, as related to in sec. 1341 of
the civil code, to actual knowledge. The content of the contractual transparency
and particularly of the requirements of clarity and comprehensibility of the
clauses is specially highlighted by the law on abusive clauses being capable,
among other things, to affect either the legal and the economical contents of the
act.
The above considerations allow to try and work out a theory on contractual transparency.
Through an analytical outlook of the consumer law and a deeper approach
t o t he p roblems of q ualification it has become possible to trace out t he
autonomous meaning of contractual transparency in the law of consumes in respect
of good faith also with regard to remedies. Transparency in business to consumer
contracts is so regarded to as a rule on contents as well as on protection,
that is to say as a protecting principle of economic public policy. |
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