Abstract:
La letteratura di fantascienza cinese, guidata da una nuova generazione di autori di spicco, ha vissuto un revival unico dagli anni Novanta, emergendo sia in Cina che all'estero. Sebbene sia un ambito di studi già ampiamente esplorato, ancora poca attenzione sembra essere destinata alla letteratura fantascientifica per l’infanzia. Questo elaborato si propone quindi di esaminare come i “tre generali della fantascienza cinese” – Liu Cixin 刘慈欣, Han Song 韩松e Wang Jinkang 王晋康 – abbiano contribuito alla rinascita del genere, concentrandosi in particolare sul loro interesse per la narrativa destinata ai bambini. Attraverso un’analisi accurata delle opere di questi autori, si esploreranno le connessioni tra la loro produzione per adulti e quella dedicata ai giovani lettori. Una delle modalità con cui si è portata avanti il lavoro di ricerca è stata anche la proposta di traduzione di tre racconti brevi – 沙漠古船 Shamo guchuan (“L’antica nave nel deserto”) di Han Song, 命运 Mingyun (“Destino”) di Liu Cixin e 天一星 Tianyi xing (“Caelestis I”) di Wang Jinkang – con particolare attenzione alla loro trasformazione in narrativa illustrata. Questa analisi si estende così al campo della traduzione intersemiotica, esplorando il rapporto dinamico tra testo e immagine. Le traduzioni proposte sono poi state affiancate da un commento traduttologico che esamina in profondità il processo di adattamento dei racconti, evidenziandone sfide e scelte adottate in fase di traduzione. La tesi è stata suddivisa in cinque capitoli che coprono l’evoluzione del genere in Cina con un focus sui temi e le caratteristiche della narrativa fantascientifica cinese destinata all’infanzia, il contributo dei “tre generali” al genere e il loro interesse per la narrativa rivolta ad un pubblico più giovane, la traduzione intersemiotica e le modalità in cui testo e immagine comunicano all’interno di opere letterarie e visive. Oltre alle traduzioni illustrate, inoltre, segue l’analisi traduttologica dei racconti scelti.