Abstract:
L’elaborato si propone di far dialogare la città di Venezia e la città di Kochi, in Kerala, nell’India meridionale, attraverso l’analisi delle loro Biennali.
Verrà inizialmente fornita una breve panoramica storica della storia della Biennale di Venezia con particolare riguardo all’evoluzione della manifestazione e al suo impatto sulla scena artistica internazionale. Si volgerà poi lo sguardo verso l’India muovendo dalla sua discontinua presenza alla Biennale di Venezia come nazione partecipante. Grazie soprattutto alla documentazione conservata nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), infatti, si intraprenderà un vero e proprio viaggio - iniziato nel 1954 - attraverso le diverse edizioni della Biennale veneziana, analizzando la presenza indiana prima nel salone centrale dei Giardini, passando poi per i diversi eventi collaterali, fino all’ipotesi di realizzare un proprio padiglione nazionale.
Costruendo un parallelismo con Venezia si prenderà poi in considerazione la fondazione, nel 2012, in Kerala, nell’India meridionale, della Biennale di Kochi-Muziris, anche definita “Biennale del popolo”, di carattere transdisciplinare e caratterizzata da un’attenzione verso la promozione di artisti emergenti e di pratiche espressive alternative. Verranno prese in considerazione ed analizzate le cinque edizioni con le rispettive tematiche, esaminando il ruolo dei curatori nell’impronta data a ciascuna manifestazione e nella selezione degli artisti partecipanti.
Infine, ci si concentrerà sull’importanza di ripercorrere quelle che sono state e sono ancora oggi le manifestazioni che hanno segnato la scena artistica indiana. Verranno prese in considerazione le iniziative che sono amaramente naufragate e quelle che invece hanno avuto successo, cercando di coglierne pregi e limiti: dalla Triennale India alla Biennale di Dhaka, osservando anche eventi che hanno costituito un modello nello sviluppo di quella che oggi è la Biennale di Kochi-Muziris.