Abstract:
Abstract
In questo elaborato si analizzano alcune strutture della lingua giapponese attraverso il corpus di apprendenti di giapponese L2 I-JAS, pubblicato nel 2020 dal NINJAL, il National Institute for Japanese Language and Linguistics. Il framework teorico è quello dell’interlingua, concetto introdotto da Selinker (1972), che fa riferimento al sistema linguistico utilizzato da un apprendente adulto di L2 durante il processo di significazione nella lingua target. La metodologia è quella dell’Analisi Contrastiva dell’Interlingua CIA (Granger, 1996), che consiste nel confrontare le interlingue di più apprendenti, o di apprendenti e parlanti nativi fra loro, con l’obiettivo di mettere in luce la variazione nell’uso della lingua, e le rispettive strategie di comunicazione in contesti simili. Dopo una prima parte in cui verranno introdotte le principali teorie dell’interlingua e i corpora dei parlanti, si procederà con i due casi studio: il primo relativo ad alcuni errori comuni riscontrabili nelle interlingue degli apprendenti del corpus I-JAS, rispetto a due posposizioni locative del giapponese, NI e DE; il secondo riguardante l’avverbio di tempo ATO e le espressioni che lo includono, al fine di indagare le differenze d’uso degli apprendenti a confronto con la lingua dei nativi inclusa nei corpora I-JAS e CEJC. Gli studi sull’interlingua dalla prospettiva innovativa del giapponese come L2 possono contribuire ad una comprensione più profonda, sia dei meccanismi comuni di apprendimento delle lingue, che delle strategie specifiche messe in atto dai parlanti durante l’apprendimento di questa lingua.
Keywords: interlanguage, second language acquisition studies, learner corpus linguistics, learners’ corpora, I-JAS, NINJAL, contrastive linguistics, contrastive analysis, Selinker (1972), Japanese case particles, Japanese as a second language.