La facciata della chiesa di san Stae. Storia di un concorso fantasma.

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dc.contributor.advisor Molteni, Elisabetta it_IT
dc.contributor.author Cantarini, Giulia <1995> it_IT
dc.date.accessioned 2023-10-02 it_IT
dc.date.accessioned 2024-02-21T12:16:02Z
dc.date.issued 2023-10-23 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/25186
dc.description.abstract Nel seguente elaborato ho tentato di dimostrare che quello che ad oggi viene a tutti gli effetti considerato un concorso pubblico, sia in qualche modo da ritenere una serie di proposte autonome che i singoli architetti portarono avanti, sfruttando ognuno i rapporti che li collegavano a personalità facenti parte del gruppo decisionale del cantiere di San Stae. Rimane infatti ostico pensare che un concorso indetto dopo il lascito testamentario di un doge della Serenissima, quale fu Alvise II Mocenigo, per la costruzione di una facciata in una posizione di spicco come l’affaccio sul Canal Grande, passasse inosservata. Di tale concorso non si accenna, né nel testamento, né nelle carte d’archivio e tanto meno viene considerato dai cronisti contemporanei.Ho ripercorso, tramite i libri cassa conservati all’Archivio di san Giacomo dell’Orio, le tappe di un cantiere punto nevralgico per le maestranze veneziane che crea la possibilità di misurare la temperatura dell’architettura a Venezia intorno al 1709. Ho ricostruito parte dei rapporti tra soggetti coinvolti e chiarito l’importanza degli esecutori testamentari. Considerando la famiglia Mocenigo ho dedicato spazio alle rivoluzionarie disposizioni testamentarie che sembrano fuggire la moda seicentesca delle facciate celebrative, Infine ho voluto chiarire il ruolo del padre conventuale Vincenzo Coronelli, testimone diretto e unico cronista di un evento altrimenti sconosciuto. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Giulia Cantarini, 2023 it_IT
dc.title La facciata della chiesa di san Stae. Storia di un concorso fantasma. it_IT
dc.title.alternative La facciata della chiesa di san Stae. Storia di un concorso fantasma. ​ it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear LM_2022/2023_sessione-autunnale it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 886925 it_IT
dc.subject.miur ICAR/18 STORIA DELL'ARCHITETTURA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Giulia Cantarini (886925@stud.unive.it), 2023-10-02 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Elisabetta Molteni (elieni@unive.it), 2023-10-16 it_IT


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