Abstract:
Il progetto si è inserito all’interno del programma di ricerca Corila “Venezia 2021”, volto ad aumentare le conoscenze in ambito ecologico della laguna di Venezia, alla luce dell’entrata in funzione del MOSE, che renderà la laguna un ecosistema regolato dall’uomo. In questo contesto il progetto è stato focalizzato sullo studio delle componenti nectoniche che si trovano all’interno delle tre bocche di porto. Queste aree sono difficilmente studiabili per quanto riguarda gli organismi marini, in quanto sono interdette alla pesca, e l’elevata corrente e traffico marittimo le rende inesplorabili da ROV e operatori subacquei. Durante le prime fasi del dottorato sono stati elaborati dei piani di monitoraggi basati sull’acustica attiva. Questa tecnica di rilievo permette di esplorare ampi tratti di mare acquisendo in continui dati relativi agli organismi che vi sono presenti. Da decenni, infatti, l’acustica viene utilizzata in ambienti marini come fonte primaria per lo stock assesment, ma non era mai stata applicata al contesto lagunare veneziano. L’avanzamento tecnologico e la miniaturizzazione delle componenti hanno permesso di installare un echosounder scientifico su una piccola imbarcazione con la quale è stato possibile esplorare le bocche di porto. Sono state eseguite più di 30 giornate di monitoraggio. Per la prima volta, sono stati raccolti dati relativi agli organismi nectonici presenti nelle tre bocche. Contestualmente è stato testato e affinato un metodo specifico per trattare i dati raccolti. Inoltre sono stati definiti gli obiettivi del progetto e il focus della ricerca. In primo luogo, si è dimostrato come sia possibile aumentare le conoscenze ecologiche di ambienti “difficili” come le bocche di porto tramite l’impiego “innovativo” delle tecniche di acustica e come quest’ultime possano essere applicate anche ad ambienti costieri o di gronda. Poi, è stato osservato come questi ambienti di interfaccia potrebbero avere una funzionalità maggiore del mero mantenimento della connettività mare-laguna, in quanto la loro particolare profondità li rende ambienti “unici” nel contesto alto Adriatico e della laguna. Infatti, al di fuori delle bocche di porto non esistono ambienti profondi così vasti nella laguna né nelle aree costiere adriatiche adiacenti e le densità di organismi più elevate sono state riscontrate proprio nelle aree con maggiore sviluppo verticale. Le successive analisi hanno pertanto approfondito questi aspetti ecologici, esaminando in dettaglio la relazione tra organismi nectonici e profondità e stimando, per la prima volta, lo “standing crop” di organismi presenti nelle tre bocche di porto della laguna di Venezia. I risultati sono stati raccolti in tre lavori scientifici, che stanno per essere sottomessi per la pubblicazione a riviste scientifiche e che costituiscono la struttura della tesi.