La insularidad en la novela canaria de mitad de siglo XX: La isla y los demonios de Carmen Laforet, Fetasa de Isaac de Vega y Mararía de Rafael Arozarena

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dc.contributor.advisor Mistrorigo, Alessandro it_IT
dc.contributor.author Amoroso, Loris <1999> it_IT
dc.date.accessioned 2023-06-18 it_IT
dc.date.accessioned 2023-11-08T14:56:03Z
dc.date.issued 2023-07-10 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/24382
dc.description.abstract Questo contributo affronta il tema della letteratura nelle Isole Canarie, proprio perché ci interessava vedere come la loro insularità si riflettesse nella letteratura, dal momento che considerando l'arcipelago come un territorio circoscritto e con caratteristiche geoclimatiche ben precise, abbiamo pensato che essere interessante vederne la verifica nella letteratura degli autori di quelle isole. Nel primo capitolo inizieremo con una visione panoramica e generalizzata della letteratura antecedente al periodo che ci interessa, la produzione del dopoguerra intorno agli anni 50. Dalla conquista delle isole nel XV secolo e, seppur lontana, si è da sempre scambio costante e presente con la penisola, nei primi secoli costituiscono un punto strategico come tappa nei viaggi colonizzatori verso l'America, per cui l'influenza spagnola si mescolerà alla cultura aborigena, che con il passare del tempo si diventano sempre più preponderanti, in modo che gli scrittori che emergeranno sulle isole abbiano una conoscenza diretta di ciò che sta accadendo nella penisola. Quindi, proveremo a verificare se l'influenza di diverse correnti o tendenze sarà chiara lì. Concentreremo il nostro studio su due opere scritte nel dopoguerra, per analizzare le caratteristiche dissociative della letteratura canaria rispetto a quella peninsulare. I due fattori più determinanti che caratterizzano la produzione insulare sono, da un lato, la sua idiosincrasia di insularità con le sue qualità geoclimatiche, e dall'altro, l'influenza della sua vicinanza al mondo africano, che è solo a brevissima distanza . E, in terzo luogo, si possono anche aggiungere, dal punto di vista linguistico, le reminiscenze di una lingua autoctona, il guanche, oggi dichiarata lingua morta. Saranno analizzati tre romanzi della letteratura canaria: - La isla y los demonios de Carmen Laforet, Mararía di Rafael Arozarena e Fetasa di Isaac de Vega. it_IT
dc.language.iso es it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Loris Amoroso, 2023 it_IT
dc.title La insularidad en la novela canaria de mitad de siglo XX: La isla y los demonios de Carmen Laforet, Fetasa de Isaac de Vega y Mararía de Rafael Arozarena it_IT
dc.title.alternative La insularidad en la novela canaria de mitad de siglo XX: La isla y los demonios de Carmen Laforet, Fetasa de Isaac de Vega y Mararía de Rafael Arozarena it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2022/2023_sessione estiva_10-luglio-23 it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 898869 it_IT
dc.subject.miur L-LIN/05 LETTERATURA SPAGNOLA it_IT
dc.description.note . it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language SPAGNOLO it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Loris Amoroso (898869@stud.unive.it), 2023-06-18 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck None it_IT


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