Abstract:
Il seguente elaborato vuole approfondire le caratteristiche peculiari dell’opera e le connessioni tra la dottrina cristiana, fil rouge del testo, e il contesto domestico-culinario medievale, soffermandosi non solo sull’influenza religiosa in ambito educativo e morale, ma anche sulla tradizione alimentare medievale. Partendo da una descrizione generale dell’opera, si forniscono nel primo capitolo elementi necessari a comprendere la trama del testo, la sua struttura e i temi principali affrontati. In seguito, nel secondo capitolo, viene approfondito l’utilizzo delle digressioni da parte dell’autore e la modalità personale con cui rielabora le fonti a sua disposizione. Il terzo capitolo entra nello specifico di quella che si può definire una relazione vincolante, ovvero il rapporto tra Chiesa e alimentazione. Innanzitutto vengono analizzati i passaggi in cui il Cristianesimo condiziona l’alimentazione a livello morale, come nel caso del peccato di gola e di digiuno e astinenza; successivamente vengono analizzati gli alimenti principali previsti per i giorni di grassa e di magra nella dieta di un laico del basso Medioevo. Infine, viene fatto un paragone con il ricettario Le cuisinière bourgeoise (XVIII secolo) per evidenziare quanto sia effettivamente rimasto di tale influenza religiosa in una società più vicina a quella odierna.