Abstract:
Partendo dall’analisi del contesto storico e culturale che ha portato alla nascita del collage, l’obbiettivo della mia ricerca è quello di mostrare questa tecnica operativa come un meccanismo di creazione di significato.
Il collage nasce nel 1912 quando Picasso e Braque, principali esponenti dell’avanguardia cubista, introducono nelle loro opere elementi reali, come ritagli di giornale e altri oggetti, con l’obbiettivo di sanare la spaccatura tra arte e vita. Successivamente il collage si configura come una tecnica che, grazie alla sua versatilità, diventa parte integrante della ricerca dadaista e surrealista.
Ma il collage non deve essere relegato alla sola dimensione artistica; si collega infatti al montaggio cinematografico e alla nascita della psicanalisi, ossia a meccanismi di ricerca e creazione di coerenza. A seguito dell’analisi delle modalità di applicazione del collage nelle avanguardie di inizio Novecento, la mia ricerca vuole indagare come tale meccanica operativa si vada a instaurare nel rapporto tra visione e interpretazione che si innesca durante la fruizione di un’opera d’arte. Analizzando le ricerche sulla teoria dell’immagine, sulla cultura visuale e sull’esperienza estetica, vorrei mostrare come il meccanismo di creazione di senso, di attribuzione di un dato valore o significato ad un oggetto, sia strettamente interconnesso con la tecnica del collage.